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al testo di Ferdinando Battaglia
Database
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Ad esempio gli occhi O il divertimento della sfida Mentre lo sguardo si sofferma Sulle forme e le frequenze della luce Le forme e tu tra loro Ti riveli rivalando la luce, ma non basta; Non una teoria di risplendenze All'interno di un'opzione etica Prevista dalla scelta morale: bene O male? Ma il fenomeno ed il dramma Della liberta o dell'insignificanza - il gettito l'assurdo - : Definire è già mutare O si muta per definizione? Muta Rimani e torno al classico dell'incedere Tra un tuo bacio e l'altro. Voglio L'attesa dell'amore, voglio un'attesa, Purché non sia L'evento narcolessico della consapevolezza. Vieni, facciamo l'amore, e non dirmi però Che è una questione di codici Nel nostro database.
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Ferdinando Battaglia
- 02/05/2018 21:07:00
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Grazie a ciascuno di voi, sempre immeritevole di ogni vostra attenzione.
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Sara Cristofori
- 02/05/2018 21:04:00
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"Levento narcolessico della consapevolezza." per me è tutto qui il fulcro di questa, come spesso le tue, "interiorizzante" poesia...
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Salvatore Pizzo
- 02/05/2018 20:32:00
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Esolo del poeta quella di riuscire a parlare damore, intendendo invece disquisire di bene e di male, della libertà e della capacità di discernimento; come pure di quante domande ci si affollano in bocca, nonostante quella ricerca di"consapevolezza"che tanto spirituali ci fa sentire. Perchè, lamore, è forse quel sentimento che meglio sintende, pur se sfuggente ad ogni definizione o interpretazione ultima. Amore è quella formula che ci permette anche di assimilare i concetti più complessi. Ecco perchè si impara meglio se lo si fa con amore: lamore, cioè il vivere. E non con astrusi algoritmi o"database"intimi... Sempre grande Ferdinando... Un carissimo saluto
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Franca Colozzo
- 02/05/2018 08:01:00
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Amore senza codici e senza database, ma vissuto nella libertà dello spirito così come viene e si rigenera dal profondo: questo messaggio di una non voluta consapevolezza apre le porte alla libertà dei sensi. Ma non sempre questultima è innocua, a volte porta con sé dubbi e conflitti interiori sulletica alla base di un rapporto. Bene e male confliggono tra loro in schermaglie continue ed il campo di battaglia è la nostra coscienza. Sembra però che tu voglia superare questo stadio ed andare oltre le sue sponde alla ricerca di forme di luce, dove lamata si materializza nella frequenza delle vibrazioni luminose. Una poesia che di database non ha nulla, se non la convinzione che lamore non sia altro che cogliere quel momento di splendore così come appare allorizzonte. La tua è una lirica che inneggia allamore passionale al di fuori degli schemi precostituiti e lattesa si trasforma in un cerchio magico, composto di attimi che appaiono infiniti. Buona giornata.
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Ferdinando Battaglia
- 29/04/2018 13:19:00
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LA tua benevolenza nei mie confronti, carissima Laura, è pari alla tua bellezza interiore, per questo il tuo sguardo sulla mia scrittura vela, con il manto della compassione, ogni mia (evidente) bruttezza e così mi rigeneri a spiragli di luce malgrado che traversano e feriscono di bellezza le mie asperrime scabrosità. Di ciò, il mio cuore sulta di gratitudine verso di te.
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Laura Turra
- 29/04/2018 12:48:00
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Il ritorno a un tuo testo poetico, Nando, che ti confesso ho desiderato avvenisse. Qui ci sono alcuni spunti che mi colpiscono. Quello della libertà innanzitutto, perché l’amore (che credo sia il tema centrale del testo) sempre implica, mette in gioco la libertà. Poi l’attesa, che è puro e vivido desiderio. Per finire l’amore stesso, domandato, voluto, e che mai può essere un codice. Una misura sì, umana, ma sempre con dentro una dismisura. Caro Nando, ti abbraccio tanto e grazie per questi tuoi versi
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